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IL TEATRO SOTTERRANEO DI IMOLA
Chi cammina nel centro di Imola non sa che sotto i suoi piedi si trova un enorme spazio costruito per gli spettacoli. È un mistero della città : se ne parla, ma pochi l’hanno visto. È il grande teatro sotterraneo, che da anni riposa in attesa di essere inaugurato.
Tra 1931 e 1938 è edificato a Imola il Centro Cittadino, ad opera dell’architetto Giovanni Battista Milani. Una grande galleria, che collega la via Emilia con la piazza del mercato, pensata per chi si incontra per fare affari, da siglare con una stretta di mano.
Insieme alla galleria, su progetto dell’imolese Adriano Marabini, si costruisce la Casa del Fascio, con la torre Littoria ornata di sculture e scritte. Il segretario del comune il 13 febbraio 1930 aggiunge l’idea di costruire un teatro sottostante la galleria: uno spazio per gli spettacoli, da almeno mille posti, nel centro della città . Una struttura unica nel suo genere, per gli amministratori rappresenta un ottimo investimento, ma a causa della guerra il progetto non sarà ultimato.
Negli anni ’50 un privato acquista il teatro ad un’asta pubblica, per farne un cinematografo. Il progetto però non riparte. Oggi del teatro ne resta che lo scheletro: 45 metri di lunghezza, più di 30 in larghezza, oltre 1400 metri quadrati. Un colosso in cemento armato.
Racconta il teatro sotterraneo Denis Campidelli, attore di teatro, cinema e televisione, che scrive e interpreta monologhi e opere teatrali originali.
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