Si allarga la base societaria dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) Srl. La Società che sovrintende la gestione dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, si è aperta all’ingresso della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Grazie al significativo investimento di 400mila euro, l’ente imolese ha, infatti, acquisito dall’Istituto Oncologico Romagnolo il 2% delle quote.
L’ Assemblea dei soci, tenutasi per l’occasione a Palazzo Sersanti, ha così salutato l’esordio nella compagine del presidente della Fondazione imolese, Sergio Santi. Dopo l’ingresso della Regione Emilia-Romagna a inizio 2014, nella giovane storia dell’IRST si segna così una nuova importante tappa, un altro passo nel rafforzamento e ampliamento del contatto con i territori ai quali, per missione e obiettivi definiti in ambito regionale, l’Istituto assicura le proprie prestazioni. In particolare, per un territorio che può contare su un reparto di Oncologia di valore qual è quello imolese, l’opportunità offerta riguarda prestazioni ad altissima specializzazione professionale e tecnica (ad esempio, terapie radiometaboliche, immunoterapiche, diagnostiche con traccianti innovativi) o iter terapeutici da sperimentazioni cliniche, ovvero il valore aggiunto offerto da un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs).
Restando invariato il capitale sociale (pari a 20 milioni di euro), con l’ingresso della Fondazione CRI Imola, la ripartizione delle quote dei soci in Assemblea si riequilibra così: per la compagine pubblica, Regione Emilia-Romagna 35%, Azienda USL della Romagna 33,40%, Comune di Meldola 1,22%; per la compagine privata, Istituto Oncologico Romagnolo 10,15%, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì 6,08%, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena 6,08%, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna 3,04%, Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo 2,02%, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola 2%, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza 1,01%.
“Tra i principi fondamentali – ha dichiarato Sergio Santi, Presidente della Fondazione CRI – che hanno ispirato e ispirano l’intervento della Fondazione nel settore socio-sanitario, ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale l’idea di universalità e l’equità delle prestazioni in una prospettiva che pone sempre il cittadino al “centro” dell’intervento, allo scopo di coinvolgere l’intera comunità per ottimizzare le modalità assistenziali e di cura. Anche la nostra entrata nell’IRST segue questa ottica di intervento e siamo contenti di essere entrati a far parte di una cordata che mette in evidenza non solo il valore della rete di accordo fra le varie e differenti istituzioni, ma anche la grande importanza del Sistema Fondazioni per un territorio.”
“L’ingresso della Fondazione di Imola – ha detto il dott. Giorgio Martelli, Direttore generale IRST IRCCS – non porta semplicemente a conclusione un percorso di partnership, negli anni arricchito dal contributo offerto per l’acquisizione di alcune tra le più importanti strumentazioni utilizzate in Istituto per cura e ricerca (il DepArray per lo studio delle cellule tumorali circolanti e la Risonanza Magnetica 3 tesla con sistema HiFU per la termoablazione delle lesioni cancerose) ma segna il consolidarsi del dialogo tra l’Istituto e l’intero ambito territoriale imolese. Caratteristica propria delle fondazioni, infatti, è quella di rappresentare i propri territori racchiudendo in sé i valori etici e sociali del terzo settore. Con l’allargamento della compagine, si rafforza inoltre il ruolo dell’Irccs all’interno della Rete oncologica della Emilia-Romagna.”
A definire i passi e il valore della cessione, è il Direttore generale IOR, Fabrizio Miserocchi: “L’ingresso nella compagine societaria IRST è il coronamento di una proficua collaborazione avviata da tempo tra IOR e Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Oltre ai progetti condivisi a favore dell’Istituto di Meldola, si tratta di un passaggio decisivo e di grande importanza che valorizza il lavoro fatto dall’ Istituto Oncologico Romagnolo sul territorio imolese. La fervente attività della nostra sede, un nutrito e motivato gruppo di volontari, il sostegno di una rete di relazioni che guarda con simpatia la nostra attività ci ha permesso di dar vita a iniziative di raccolta fondi e servizi alle persone molto importanti e siamo certi che con questa rinnovata collaborazione il sodalizio con la città diventerà ancora più solido.”
Breve elenco della collaborazione tra la Fondazione e l’Irst:
2011
Progetto sviluppo e validazione della piattaforma scientifica DEPArray per la ricerca e lo studio di cellule tumorali circolanti.
La piattaforma scientifico tecnologica DEPArray è un apparecchiatura scientifica finalizzata alla ricerca e lo studio di cellule rare. Al momento è l’unico strumento automatizzato in grado di indentificare, manipolare, isolare e recuperare con una purezza del 100%, cellule specifiche estremamente rare disperse in un fluido insieme ad altre cellule “contaminate”.
L’apparecchiatura collocata all’Irst di Meldola è stata messa a disposizione dei ricercatori oncologici dell’intera Area Vasta Romagna, che possono quindi sottoporre e condurre le proprie proposte di studio, se scientificamente interessanti, cogliendo la grande opportunità di essere i primi ad utilizzare una strumentazione così innovativa. 200.000 euro erogati in due tranche annuali.
2014
Acquisto partecipato in collaborazione con altre Fondazioni di una risonanza magnetica “Ingenia 3T Omega HP” a favore dell’Irst di Meldola. Erogazione di 50.000 €.
2015
Entrata della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola nella compagine societaria Irst srl con 400.000 € pari al 2% del capitale sociale.