Il giardino del palazzo vescovile, oggi intitolato al compianto Mons. Giovanni Signani, affonda le sue radici nell’età moderna. Un’area verde in prossimità del secondo chiostro è menzionata per la prima volta in delle testimonianze documentarie del secolo XVII. Il giardino all’italiana invece prese forma solamente nel corso del Settecento e così rimase anche per tutto l’Ottocento.
Fu poi nel corso del XX secolo che il giardino subì significative modifiche: venne trasformato in un orto. Si può in un certo senso affermare che il giardino fosse entrato in una fase declinante della sua storia, esso aveva ormai perso l’eleganza e la ricercatezza che un tempo lo contraddistingueva. Non a caso venne provvisto di un campo da bocce proprio durante quell’epoca, questo è stato poi rimosso soltanto in prossimità del nuovo millennio. La svolta vera e propria per questo giardino è arrivata nell’autunno del 2020 quando è iniziato il progetto di riqualificazione del medesimo.
I lavori, realizzati anche con l’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, sono iniziati nell’ottobre del 2020 e si sono protratti per otto mesi. Il giardino, infine, è stato aperto al pubblico il 5 giugno 2021.