Nell’ambito delle iniziative legate alla Settimana della Cultura Italiana nel mondo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, in coordinazione con l’Associazione imolese “Insieme per un futuro migliore”, ha preso parte alle manifestazioni organizzate dall’Ambasciata Italiana in Bielorussia.
Dal 17 al 24 ottobre Arena Ricchi, Presidentessa dell’Associazione, il Prof. Angelo Varni, del Consiglio di Amministrazione della Fondazione e il Dott. Giuseppe Savini, funzionario della stessa, hanno soggiornato a Minsk.
Nella giornata del 18 ottobre, presso l’Università Filologica di Minsk, il Prof. Angelo Varni ha tenuto due lezioni riguardanti i rapporti fra musica e politica nell ‘800 e ‘900: “La musica operistica nel Risorgimento” e “Il mito di Giuseppe Verdi nel ‘900”.
Il 20 ottobre la Presidentessa Arena Ricchi ha consegnato al Museo della guerra di Karma, nella regione di Gomel, il ruolo matricolare del soldato imolese Paolino Zappi, reduce del fronte dell’Est e di stanza per un anno nel Sud della Bielorussia durante la ritirata.
Il 21 ottobre, presso il Museo Nazionale della Arti, Giuseppe Savini ha presentato, di fronte agli ospiti dell’Ambasciata Italiana tra i quali quindici Ambasciatori di altrettanti Paesi, il violino di Primo Contavalli di proprietà della Fondazione. A seguito della presentazione è stato proiettato il film “La bottega di Via Valsalva. Primo Contavalli liutaio imolese” del regista Mauro Bartoli.
La sera del 22 ottobre, nella sala della Filarmonica di Minsk, il quartetto d’archi della Filarmonica ha eseguito un concerto dedicato al violino italiano. Ha suonare il Contavalli la musicista Katia Mishchanchuk, primo violino della Filarmonica.
L’impegno della Fondazione, oltre a rientrare nell’ambito della promozione culturale (molti articoli e diversi servizi televisivi del canale Belarus 1 della Compagnia Nazionale Radio e Televisiva Bielorussa sono stati dedicati al violino imolese) ha mirato a sostenere e coadiuvare una Associazione, “insieme per un futuro migliore”, che da anni opera attivamente nelle regioni colpite dal disastro di Cernobyl esportando quei fondamentali valori solidaristici che contraddistinguono la nostra città.